Sunday, November 27, 2011

Frammenti

Non un itinerario, non un viaggio concluso, ma un caleidoscopio di frammenti di mondo, in una flânerie che allarga i confini urbani a dismisura, quasi avvolgessero l’intero globo. Fuori contesto le immagini si profilano, mescolate, contaminate, incostanti e insistentemente irriducibili ad un comun denominatore: Berlin, Kyoto, Tanger, Belgrad, Rio de Janeiro, La Habana, Trieste, Buenos Aires, New York, Napoli….
Architetture algide nella loro specchiante geometria, insegne notturne che segnano con la loro presenza minimalista gli spazi urbani, improvvise immersioni nei bagliori di una città fuori tempo, cresciuta come materia organica a riplasmare la collina. Il paesaggio naturale può trovare un magico equilibrio, riemergere a fatica nelle suture delle placche urbanizzate, defilarsi all’orizzonte come elemento di memoria. Gli abitanti di questi luoghi? a volte li vediamo passare davanti ai nostri occhi quasi a scandire, misurare con il loro passo frettoloso le distanze, i vuoti, a volte rivelarsi come silenti ma solide presenze, altre ancora marcare lo stacco tra spazi non condivisi. Nella rigorosa griglia dell’inquadratura, del reticolato delle costruzioni, del comporsi degli elementi urbani, i volti si delineano con le loro espressioni assorte, sbucano con tutta la loro suggestione da locandine e manifesti: la città è il luogo dell’incontro e della lontananza, dove interno ed esterno ambiguamente si scambiano, dove l’iterazione del reale affonda nel racconto della finzione.
“Sulla soglia”, attraverso queste fotografie, ci troviamo a guardare spazi che possiamo immaginare di attraversare, mai di possedere.

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